-9: Tradizionali canzoni natalizie

C’è qualcosa di più tradizionalmente natalizio delle canzoni che, anno dopo anno, intoniamo sotto l’albero o sentiamo come sottofondo nei negozi o in televisione? Di solito le impariamo quando siamo molto piccoli, spesso a scuola durante le ore di musica quando le violentiamo con un flauto malamente suonato, per via delle melodie semplici e orecchiabili e i testi simili a filastrocche che si memorizzano molto rapidamente. Sono insomma il simbolo del Natale di quando eravamo piccoli, e anche adesso solamente sentirne qualche nota crea immediatamente un’atmosfera unica che nessun’altra festa, secondo me, ha: con il loro focalizzarsi su elementi tipici del Natale, sia nella veste più giocosa sia nel suo significato più prettamente religioso, ognuna di queste canzoni ti trasporta subito in un immaginario pieno di luci, neve e, nonostante questo, calore. Sono canzoni pensate per farti stare bene, insomma, per trasportarti con l’anima nel cuore della festa e impostare il mood giusto con cui vivere gli ultimi giorni dell’anno.

Di seguito ho raccolto una carrellata delle più famose e tradizionali canzoni di Natale, per immergerci insieme nella loro atmosfera ovattata e, a tratti, dolcemente malinconica. Non ho mai parlato di musica qui sul blog, soprattutto perché non penso di averne gli strumenti e le capacità, per cui non aspettarti delle grandi analisi, tutt’altro: sarà solo una chiacchiera sul perché mi piacciono – o non mi piacciono – queste canzoni. E, ultima cosa: non c’è Last Christmas, così che tu non corra il rischio di perdere il Whamageddon nel caso fossi ancora in gioco!

Tu Scendi dalle Stelle

Inizio con il botto parlando della canzone che mi piace di meno, così me la tolgo subito e non ci penso più. Ricordo perfettamente quando, in seconda o terza elementare, ce la fecero imparare, e già allora non mi piaceva; con il passare degli anni la mia insofferenza non ha fatto altro che acuirsi e adesso non la sopporto proprio! Diverse canzoni di Natale hanno un andamento piuttosto lento, ma una cantilena come Tu Scendi dalle Stelle raramente l’ho sentita in vita mia: è impossibile, per me, intonarla senza calcare sulle vocali tenute così lunghe, e l’effetto è, per me, più simile a una parodia che a una canzone vera e propria. Il testo è chiaramente religioso ed è un lamento in memoria delle precarie condizioni in cui è avvenuta la nascita di Gesù. Mi dispiace se per caso è la tua preferita e ami cantarla, ma a me non piace, non è piaciuta mai e in genere, se posso evitare di ascoltarla, la salto più che volentieri.

We Wish You a Merry Christmas

Insieme a Jingle Bells è forse l’inno ufficioso del Natale, la canzone che istintivamente ci viene in mente quando pensiamo alla festa e iniziamo ad addobbare l’albero e la casa con centinaia di lucine colorate. La canzone non è altro che un lungo augurio di buon Natale a tutti quanti, in nome di quell’inclusione che dovrebbe essere il tratto caratteristico di questa festa; non ci sono particolari elementi religiosi (si parla genericamente di una buona notizia che viene portata) così da renderla adatta a qualsiasi Paese e cultura, e forse proprio per questo motivo tanta fortuna ha avuto in giro per il mondo. Il testo è, come si diceva all’inizio, piuttosto ripetitivo, formato da versi e strofe che si ripetono in modo quasi compulsivo rendendo la memorizzazione della canzone immediata; in questo modo, nel cantarla, si riesce meglio a concentrarsi sull’augurio vero e proprio che sullo sforzo mnemonico che un brano più articolato potrebbe richiedere. Orecchiabile, semplice, adatto a tutti: We Wish You a Merry Christmas è proprio il brano perfetto che augurare a chiunque buon Natale.

Jingle Bells

L’altro inno ufficioso del Natale è proprio Jingle Bells, una canzone che tuttavia, se ascoltiamo effettivamente il testo, non ha alcun collegamento con la festa: in nessuna strofa si fa menzione del Natale o di alcuna tradizione, religiosa o pagana, a esso collegata, per cui il fatto che la canzone sia intonata in occasione del Natale è puramente una tradizione che si è consolidata con il tempo. Jingle Bells è in effetti una gioiosa celebrazione del divertimento suscitato dall’andare su una slitta trainata da cavalli ai quali son stati legati dei sonagli che suonano al ritmo della cavalcata; è un brano allegrissimo, festoso, che sa di gioco e di bambini in festa che si divertono, e sebbene in questo caso il testo vari completamente da strofa a strofa il ritornello si ripete continuamente invitandoti a cantarlo ad alta voce. È forse l’elemento della slitta ad aver creato il link tra la canzone e il Natale, un collegamento molto debole che comunque non sarebbe necessario: nella sua esaltazione della giocosità dell’inverno Jingle Bells è il modo migliore per divertirsi intonando una canzone, di nuovo, adatta a tutti a prescindere dalla cultura e dalla fede di appartenenza.

Adeste Fideles

Torniamo sul territorio religioso con quella che è una canzone molto particolare per il suo essere in latino; ovviamente, come per gran parte delle canzoni natalizie, ne esiste una versione nelle varie lingue ed è cantata, qui, in italiano, ma se non altro posso trovare un senso a cinque anni di liceo classico leggendo il testo in originale. Come in Tu Scendi dalle Stelle anche in questo caso la melodia è molto lenta e contemplativa, ma il testo parla di meraviglia ed esultanza nell’andare ad ammirare Gesù appena nato con una sovrabbondanza di epiteti regali che esaltano la natura divina. È insomma un inno non tanto al dolore che prova e alla precarietà della sua sopravvivenza quanto alla beatitudine che può portare, e proprio per questo è sicuramente più incoraggiante e festoso dell’altro brano.

Astro del Ciel

Un’altra delle canzoni più celebri, se non proprio l’emblema stesso del canto natalizio. Astro del Ciel ha una storia lunghissima che attraversa tantissimi Paesi e culture diverse, è stata adattata in decine di lingue (come anche le altre canzoni di questa selezione) e viene immancabilmente intonata per sottolineare la natura pacifica e d’amore del Natale. Ha una melodia molto malinconica e un andamento quasi sognante, e se intonata con una voce soffusa l’atmosfera è creata in un attimo; se intonata da un coro, invece, penso sia una canzone che non fallisce mai nell’avvolgerti come una coperta e farti pensare che, tutto sommato, non è tutto da buttare quello che hai intorno.

Bianco Natale

Una canzone dalla melodia sospettosamente simile ad Astro del Ciel (ma a onor del vero gran parte di queste canzoni si assomigliano un po’ tutte) e un testo che, similmente, parla di pace e serenità: Bianco Natale è un canto di consolazione, di ricerca di sollievo dopo sofferenze, pene e dolore offrendoti la speranza che, con l’avvento del Natale, possa come voltarsi una pagina e trovare una strada più semplice, più dritta, meno accidentata. Non è, secondo me, un miope canto di cieca gioia quanto, piuttosto, la presa di coscienza che sì, molto spesso al mondo si soffre, ma esiste sempre una speranza di serenità nonostante tutto ed è quella che, tante volte, ti dà la spinta per andare avanti – e magari, quella serenità, trovarla sul serio. Lo ammetto, Bianco Natale è uno dei miei canti di Natale preferiti.

Little Drummer Boy

Una canzone non famosissima in Italia, mi sembra, e che anche io ho scoperto molto recentemente, Little Drummer Boy è invece molto celebre negli Stati Uniti dove è stata composta negli anni Quaranta. Anche in questo caso, ovviamente, il contenuto è religioso, ma velato di leggenda grazie al racconto di un bambino che, in visita a Betlemme, non avendo nulla da donare inizia a suonare il proprio tamburo con l’approvazione di Maria. È molto semplice ma, al tempo stesso, estremamente orecchiabile con il suo andamento da marcetta e la ripetizione dell’onomatopea “pa rum pum pum pum” alla fine di ogni verso che la rende perfetta per essere accattivante e intonata anche dai bambini fin da molto piccoli.

Twelve Days of Christmas

Un’altra canzone non particolarmente diffusa in Italia ma eccezionalmente famosa e amata nei paesi anglosassoni, Twelve Days of Christmas è una filastrocca dalla struttura cumulativa che potrebbe essere paragonata, da noi, ad Alla Fiera dell’Est: per ognuno dei dodici giorni di Natale il vero amore del narratore gli porta un dono, che viene ripetuto di strofa in strofa insieme a tutti i successivi che riceve. È vivacissima, la melodia è incalzante ed è perfetta come canto giocoso tra bambini, motivo per cui è davvero un peccato che qui non si usi tanto. Il significato, ho scoperto, è aperto all’interpretazione: certo, si può intendere come una semplice enumerazione dei doni ricevuti nei dodici giorni di Natale, e in questo non avrebbe alcuna connotazione religiosa, ma ciascuno dei regali può anche essere visto come un’allegoria della fede cattolica ed ecco allora che Twelve Days of Christams diventa una canzone educativa per insegnare il catechismo in modo più allegro. Rimane tuttavia un’interpetazione ampiamente dibattuta e rifiutata dai più, motivo per cui possiamo interpretare Twelve Days of Christmas semplicemente come un allegra e gioiosa canzone per bambini.

-10. Fantaghirò 2

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2 pensieri riguardo “-9: Tradizionali canzoni natalizie

    1. Sì, li ho lasciati fuori perché volevo concentrarmi proprio sulle canzoni più tradizionali. Magari l’anno prossimo farò qualcosa con queste canzoni pop, o altre musiche meno convenzionali (o già alcune idee).
      Last Christmas poi l’ho tagliato fuori per non rischiare di non far perdere il Whamageddon a nessuno – oltre a essere una canzone che, a furia di sentirla anno dopo anno, ormai mi fa venire l’orticaria.

      Piace a 1 persona

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